giovedì 19 gennaio 2012

Concordia come Titanic: non c'è un cazzo da ridere.

Rispondete a questa domanda: durante questa settimana, chi non ha pensato almeno una volta a Titanic? Io credo non ci sia nessuno al mondo che non abbia pensato a Rose e Jack che giocano a volare sulla prua della più grande nave di tutti i tempi, l'inaffondabile Titanic.


Quello a cui forse non avete pensato, è il motivo per cui c'è effettivamente stata questa catastrofe nel 1912. Bene, il film dà una sua interpretazione, velata, ma diciamolo, molto chiara: il comandante è a farsi i cazzi suoi, mescola il tea bollente nella sua tazzina di porcellana bianca, cercano di sollevare con il cucchiaino la gigante fetta di limone dal diametro pari a quello della tazza quasi. Al momento dell'impatto, alza lo sguardo e si acciglia. 


Ci sono ben due ragazzotti in vedetta, sono gli addetti all'avvistamento iceberg. Sono due giovani dall'identità ed età non nota che, barbellando di freddo, ad occhio nudo, senza un faro, un cannocchiale, niente, devono avvistare, al buio di una notte senza luna, le montagne di ghiaccio assassine. Ma cosa succede, vi ricordate? Jack e Rose hanno appena finito di appartarsi nel retro di un'autovettura nella stiva della nave, si fanno gioco delle guardie che li stanno cercando e escono ridendo, abbracciandosi e baciandosi...


Le due vedette sono distratte dagli starnazzi dei due e guardano giù, invidiando un po' quei due ragazzi felici, ricchi (Jack indossa il cappotto che ha rubato ad un signore della prima classa) e spensierati. Quando rialzano lo sguardo, l'iceberg è già troppo vicino.


Il resto della tragedia lo conoscete, insomma. Fermate i motori, indietro tutta, virata a babordo... 1523 morti e 700 sopravvissuti.


Il capitano resta sulla nave. Si chiude nella camera del timone, si aggrappa ad esso e affonda insieme al gigante di ferro inaffondabile.


Sono passati quasi 100 anni, manca qualche mese, e ancora oggi mi si stringe il cuore per questa storia struggente, vera e incredibile. A 100 anni esatti da allora abbiamo Capitan Schettino e la sua Crew sull'inaffondabile Costa Corciere Concordia.


Mi chiedo solo una cosa, in tutto questo: la tragedia è sicuramente di minore entità, sebbene non meno grave, ci fosse stato anche solo un morto. Ma mi chiedo, in 100 anni ancora abbiamo le 2 vedette che devono avvistare gli scogli? Io mi auguro di no. Non lo so, ma io mi immagino radar, telecamere subacquee, mappe dettagliate. Un pescatore ha dichiarato che lui, quando va a pescare con la sua barchetta, ha un piccolo marchingegno, pagato qualche centinaia di euro, che gli indica le masse immerse, siano banchi di pesci che scogli... ed è veramente possibile che nel 2012 una nave che trasporta 4232 passeggeri, non abbia un cazzo di allarme funzionante? 


Cosa diavolo hanno combinato? 
Perchè noi non lo sappiamo, questo è chiaro per tutti, no?


Poi c'è la questione Schettino. Un po' l'incubo della hostess aerea che ti strappa il paracadute e si lancia dall'aereo in fiamme lasciandoti sul tuo sedile basito. Non giudicherò. Giudico però come si stia procedendo, in maniera del tutto italiana, alle indagini in corso. 


Ricevo una mail da un amico qualche giorno fa, con un link audio, che ascolto con attenzione. La foto è di Schettino, tutto tronfio in divisa. E' la telefonata che abbiamo ascoltato tutti tra il Capitano e il Comandante della Capitaneria di Porto, il suo capo insomma. Siamo rimasti tutti basiti dalla reazione di codarderia dell'uomo, totalmente sotto shock. Tutti pronti ad spalancare gli occhi davanti al susseguirsi di parole impregnate di panico, tensione. 


Ma mi chiedo... questo non è materiale probatorio? Non sono documenti su cui poi i magistrati dovranno prendere una decisione? 


Per quanto mi riguarda, questo verdetto è, comunque vada, indebolito. Non puoi dare alla stampa e a noi tutte queste PROVE, che non riusciamo nemmeno a giudicare con logica giuridica, e poi avere la presunzione di dare un giudizio non intaccato da tutto il casino che ne è venuto fuori. 


Se mai, PRIMA DECIDI e poi, a giustificazione di quanto stabilito, metti il materiale probatorio a disposizione dei media e di noi tutti. No, ditemi, dico una minchiata?


Che lui abbia sbagliato, siamo tutti d'accordo. Ma farne subito a priori un mostro, creare jingles o slogan su facebook... ci sono già magliette in giro, INDEGNE, mi sembra davvero irrispettoso quanto meno per l'entità della tragedia ancora in corso. 


Al posto di giudicare noi, di ridicolizzare quest'uomo, che pagherà per gli errori fatti, senza dubbio, forse sarebbe il caso di utilizzare il minuto che abbiamo a disposizione per le decine di vittime di questa tragedia, per i momenti di terrore e panico che tutti hanno passato e che magari supereranno con il tempo, ma di sicuro non dimenticheranno mai. 


Ridicolizzare questo avvenimento è veramente disgustoso.