giovedì 24 ottobre 2013

L'amore ha tante forme d'esistere..

Quello che voglio fare ora, è una cosa che non ho mai azzardato fare. Scrivo d'amore da quando ho 15 anni... maledetto anno... in cui pur di non studiare mi sono cimentata nella stesura di un libro, il primo, raccapricciante se lo leggo adesso ;). Certo di amore ne conoscevo ben poco. Il sesso era ancora sconosciuto e l'essere innamorata era solo una questione di sentire di possedere una persona ed essere felici di questo. Poi è arrivato il sesso. Grande magia e potere, in quegli anni, che avevo giurato per sempre ad una sola persona... la stessa che girandomi le spalle mi ha lasciato solo con la polvere di chi credeva di avere tutto e improvvisamente capisce di non avere niente. Parte il secondo libro. Un'epopea illeggibile su cosa fosse il dolore...

...ma il dolore viene su dallo stomaco, passa per il cuore. Poi la gola inizia a far male, il mento a tremare, le labbra si gonfiano e tutto il viso arrossisce. Gli occhi si inumidiscono... Io trattengo, mi guardo allo specchio e sorrido, quasi per vedere, quasi per convincermi che IO STO BENE. Ma lo stomaco spinge, si contrae. La gola, in armonia con il cuore, si dimena. Gli occhi non trattengono più le lacrime e da un occhio ne scende una. E' calda, morbida, lenta. Mi arriva all'angolo della bocca, lasciando una scia che mi accompagna verso il basso. Anche l'altro occhi si lascia andare e io... cazzo.
... Essere forti non significa non cadere. Significa rialzarsi dopo essere caduti. Non vuol dire non piangere. Vuol dire asciugarsi le lacrime e alzarsi, al suono della sveglia. Non significa riuscire a fingere di stare bene. Significa dirgli TI AMO sapendo che lui, dio mio, lui non lo farà mai..."

Gli anni sono passati, e sono stata amata tantissimo, tanto da non essere capace spesso di ricambiare con quella energia. Tanto da chiedermi se io sarei mai stata capace di provare quel sentimento. Poi il desiderio in una persona irraggiungibile. E' l'inizio di ETOLOSOMA, il mio piccolo grande capolavoro, la cui fine triste, ma piena di quell'amore che spero di provare ancora e che sia per sempre, mi tocca il cuore...

Di cose ne ho scritte tante. Sono semplicemente sfoghi per non impazzire, per dire: "Tiro fuori un po' dal cuore e lo metto su un foglio" come quando sposti le cose dal disco C al disco D per fare un po' di spazio. Altrimenti il PC si impalla e potresti perdere tutto... A volte provi così tante cose che hai paura di perdere qualcosa: non rinunceresti a niente!!! E allora scrivi 3 pagine su come si tocca la testa imbarazzato quando mi parla, o su come è stato quell'attimo prima di baciarlo... pagine... pagine... pagine...

Poi incontri una persona. Che non ha niente a che vedere con l'amore e che è una donna. E l'unica cosa che puoi fare è scrivere di lei, perchè pensi che il mondo forse la cambierà, e fra un paio di anni potrebbe non ricordarsi nemmeno lei di com'era... di com'è davanti ai miei occhi.

L'ho conosciuta circa 4 mesi fa. Avevo sentito parlare ore e ore di lei. Dai racconti veniva fuori una semi-dea, una sirena con le gambe, una visione che hai solo nei sogni più generosi. Una ragazza dalla bellezza indiscussa, che fa girare la testa a uomini e donne indistintamente, chi per stupore, chi per gelosia. 

Da lontano cammina verso di noi. Sembrava quasi camminasse 10 cm sopra l'asfalto, con i movimenti rallentati e un sorriso imbarazzante. Mi sono bastate poche parole per capire che però questa sua bellezza evidentemente a lei conosciuta, non l'aveva ancora cambiata. Poche parole, qualche battuta, qualche occhiata... lei rispondeva con un sorriso che in 4 mesi è rimasto della stessa dolcezza, senza mai tradire permalosità, fastidio o delusione. Posso dire che quel sorriso riesce ad entrare nel cuore, come pochi altri. 

E rimango strabiliata dalla sua potenza, perchè è un sorriso sincero. 

Ho avuto modo di parlare con lei, ed è venuta fuori una persona incasinata, terribilmente simpatica, che affronta i problemi e le sfighe parlandone con leggerezza e tranquillità. La ascolto parlare e rido con lei, la prendo in giro, le faccio domande a raffica, ma lei mai un cedimento, è tanto fragile da non aver alcuna debolezza. Lo so che è un controsenso... nemmeno io la capisco bene. 

Ti dà la sensazione di essere al sicuro, quando tutto quello che vuoi fare è proteggerla dalle 1000 cazzate che sta per fare, incurante delle conseguenze. 

Mi fa sentire come se non avesse mai conosciuto una persona come me, quando io non riesco nemmeno a trovare le parole per dirle che mi ha migliorato la vita, che quando è con me la mia vita è più bella. A volte, la sera, esco anche se i miei problemi mi stanno uccidendo... ieri sera era uno di quei giorni. Poi è salita in macchina, e la sua voce ha riempito il vuoto. Le ho fatto una battuta... ed eccolo lì. Quel sorriso mi ha guarito di nuovo.

Quando provo certe cose per una persona, credo sempre che sia perchè abbiano qualcosa di speciale, che va al di la di una serie perfetta di denti. E credo che a volte mi vorrei sentire così, come chi si accorge che è speciale non solo per capelli di seta e un corpo da fiaba, ma perchè fa sentire bene, come una pillola della felicità, introvabile in giro. Una pillola che lei mi regala senza chiedermi niente in cambio. Spero davvero che il mondo non la spenga.


Un giorno, forse, scriverò di lei... 

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