Quello che
voglio fare ora, è una cosa che non ho mai azzardato fare. Scrivo d'amore da
quando ho 15 anni... maledetto anno... in cui pur di non studiare mi sono
cimentata nella stesura di un libro, il primo, raccapricciante se lo leggo
adesso ;). Certo di amore ne conoscevo ben poco. Il sesso era ancora
sconosciuto e l'essere innamorata era solo una questione di sentire di
possedere una persona ed essere felici di questo. Poi è arrivato il sesso.
Grande magia e potere, in quegli anni, che avevo giurato per sempre ad una sola
persona... la stessa che girandomi le spalle mi ha lasciato solo con la polvere
di chi credeva di avere tutto e improvvisamente capisce di non avere niente.
Parte il secondo libro. Un'epopea illeggibile su cosa fosse il dolore...
...ma
il dolore viene su dallo stomaco, passa per il cuore. Poi la gola inizia a far
male, il mento a tremare, le labbra si gonfiano e tutto il viso arrossisce. Gli
occhi si inumidiscono... Io trattengo, mi guardo allo specchio e sorrido, quasi
per vedere, quasi per convincermi che IO STO BENE. Ma lo stomaco spinge, si
contrae. La gola, in armonia con il cuore, si dimena. Gli occhi non trattengono
più le lacrime e da un occhio ne scende una. E' calda, morbida, lenta. Mi
arriva all'angolo della bocca, lasciando una scia che mi accompagna verso il
basso. Anche l'altro occhi si lascia andare e io... cazzo.
... Essere
forti non significa non cadere. Significa rialzarsi dopo essere caduti. Non
vuol dire non piangere. Vuol dire asciugarsi le lacrime e alzarsi, al suono della sveglia.
Non significa riuscire a fingere di stare bene. Significa dirgli TI AMO sapendo
che lui, dio mio, lui non lo farà mai..."
Gli anni
sono passati, e sono stata amata tantissimo, tanto da non essere capace spesso
di ricambiare con quella energia. Tanto da chiedermi se io sarei mai stata
capace di provare quel sentimento. Poi il desiderio in una persona
irraggiungibile. E' l'inizio di ETOLOSOMA, il mio piccolo grande capolavoro, la
cui fine triste, ma piena di quell'amore che spero di provare ancora e che sia
per sempre, mi tocca il cuore...
Di cose ne
ho scritte tante. Sono semplicemente sfoghi per non impazzire, per dire:
"Tiro fuori un po' dal cuore e lo metto su un foglio" come quando
sposti le cose dal disco C al disco D per fare un po' di spazio. Altrimenti il
PC si impalla e potresti perdere tutto... A volte provi così tante cose che hai
paura di perdere qualcosa: non rinunceresti a niente!!! E allora scrivi 3
pagine su come si tocca la testa imbarazzato quando mi parla, o su come è stato
quell'attimo prima di baciarlo... pagine... pagine... pagine...
Poi incontri
una persona. Che non ha niente a che vedere con l'amore e che è una donna. E
l'unica cosa che puoi fare è scrivere di lei, perchè pensi che il mondo
forse la cambierà, e fra un paio di anni potrebbe non ricordarsi nemmeno
lei di com'era... di com'è davanti ai miei occhi.
L'ho
conosciuta circa 4 mesi fa. Avevo sentito parlare ore e ore di lei. Dai
racconti veniva fuori una semi-dea, una sirena con le gambe, una
visione che hai solo nei sogni più generosi. Una ragazza dalla bellezza
indiscussa, che fa girare la testa a uomini e donne indistintamente, chi per
stupore, chi per gelosia.
Da lontano cammina
verso di noi. Sembrava quasi camminasse 10 cm sopra l'asfalto, con i movimenti
rallentati e un sorriso imbarazzante. Mi sono bastate poche parole per
capire che però questa sua bellezza evidentemente a lei conosciuta, non l'aveva
ancora cambiata. Poche parole, qualche battuta, qualche occhiata... lei rispondeva con un sorriso che in 4 mesi è rimasto della
stessa dolcezza, senza mai tradire permalosità, fastidio o delusione. Posso
dire che quel sorriso riesce ad entrare nel cuore, come pochi altri.
E rimango strabiliata dalla sua potenza, perchè è un sorriso sincero.
Ho
avuto modo di parlare con lei, ed è venuta fuori una persona incasinata,
terribilmente simpatica, che affronta i problemi e le sfighe parlandone
con leggerezza e tranquillità. La ascolto parlare e rido con lei, la prendo in
giro, le faccio domande a raffica, ma lei mai un cedimento, è tanto fragile da
non aver alcuna debolezza. Lo so che è un controsenso... nemmeno io la capisco
bene.
Ti dà la sensazione di essere al sicuro, quando tutto quello che vuoi
fare è proteggerla dalle 1000 cazzate che sta per fare, incurante delle
conseguenze.
Mi fa sentire come se non avesse mai conosciuto una persona come
me, quando io non riesco nemmeno a trovare le parole per dirle che mi ha
migliorato la vita, che quando è con me la mia vita è più bella. A volte, la
sera, esco anche se i miei problemi mi stanno uccidendo... ieri sera era uno di
quei giorni. Poi è salita in macchina, e la sua voce ha riempito il vuoto. Le
ho fatto una battuta... ed eccolo lì. Quel sorriso mi ha guarito di nuovo.
Quando provo
certe cose per una persona, credo sempre che sia perchè abbiano qualcosa di
speciale, che va al di la di una serie perfetta di denti. E credo che a volte
mi vorrei sentire così, come chi si accorge che è speciale non solo per capelli
di seta e un corpo da fiaba, ma perchè fa sentire bene, come una pillola della
felicità, introvabile in giro. Una pillola che lei mi regala senza chiedermi
niente in cambio. Spero davvero che il mondo non la spenga.
Un giorno,
forse, scriverò di lei...
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